Il mio “GF 2012” è stato all’insegna di look anti-crisi e abiti low cost (ma non per questo poco trendy!). Ho voluto sperimentare su me stessa che la moda è alla portata di tutti.
Chi dice che che si può essere fashion solo indossando “haute couture”? Da sempre la moda prende spunto anche dalla strada, basta essere creativi e ispirati…e con abiti accessibili potrete fare un figurone in qualsiasi contesto e situazione.
Per gli abiti low cost del Grande Fratello 2012 ho scelto:
– H&M
– Stefanel
– Alice&Olivia
– LuBlu
– Kristina Ti
Vi mostro alcuni dei miei look, quali sono i vostri preferiti?
Questo articolo ha 28 commenti.
Bravissima davvero… Ho appena scoperto il tuo sito, mi sto divertendo un sacco a leggere di tutto e di più’… Ed è’ bellissimo perché’ proponi cose alla portata di tutti,… Bellissimo, ne parlerò a tutte le mie amiche, cognate, sorelle! 😉 baciotti
Mamma miaaaa k fisicooo… e ke belli sti abitiiiiii! quanto vorrei essere al posto tuooo… ufff ma alla fine sono solo una brutta ragazzina di 13 anni… io voglio fare carriera e da adulta vorrei una vita come la tua!!!!!!!
ciao aleee… 😛 😛
Apprezzabile l’idea di usare abiti low cost, per apparire friendly a noi comune mortali; hai dimenticato peró di evidenziare, come qualcuna ti ha fatto notare, che le scarpe che inddossi costano quasi quanto un mese del nostro stipendio, che i capelli o il trucco per noi sono una scelta, perche se acquisti un fondotinta e un profumo insieme, devi decidere di fare i colpi di sole il mese successivo……magari ti fai una piega. E gli ambienti nei quali ti muovi, la sfilata di”stella” o gli studi del Grande fratello, sono decisamente diversi dalle ” strade” in cui ci troviamo noi. E poi ti faccio una preghiera: se veramente vuoi essere friendly, smetti di fare trasmissioni idiote e che hanno contribuito a generare giovani ignoranti ed esaltati. Inoltre visto che mi trovo voglio evidenziare che il messaggio che contribuite a trasmettere e a tramandare tra le giovani generazioni cioé la tendenza in un gruppo di persone ad escludere il prossimo, che sta alla base di tutti questi reality, piuttosto che a collaborare e ad includere credo sia tra i più distruttivi da inculcare nelle menti dei giovani che avrebbero invece bisogno di comprensione, inclusione e condivisione.