Style
Sfumature di una Costume Designer nel Cinema
Claudia Scutti
Stylist e Costume Designer
Vi ho raccontato di come la filosofia del Less is More sia per me chiave di volta di ogni look, sia nella vita di tutti i giorni, che sul red carpet. Questo vale anche quando si tratta dello stile di un personaggio di un film, di una serie o di un’opera teatrale.
Ho iniziato la mia carriera proprio nel cinema e, visto che la scorsa volta abbiamo parlato del ruolo del costume designer in un film in costume, oggi mi piacerebbe raccontarvi cosa significa, nel pratico, fare questo lavoro in un film ambientato ai giorni nostri.
I personaggi
Anche in questo caso, il lavoro inizia chiaramente dalla lettura della sceneggiatura.
Se, però, in un film in costume c’è un notevole lavoro di ricerca storica e culturale, in un lungometraggio girato in epoca contemporanea dobbiamo concentrarci, per prima cosa, sulla psicologia dei personaggi.
E’ essenziale entrare nella testa del personaggio per capire come si vestirebbe nella vita perché il pubblico deve identificarlo al primo sguardo attraverso il suo look, dalla sua prima apparizione sullo schermo.
Leggendo la storia, il costume designer inizia a conoscere i suoi protagonisti. Si deve porre molte domande, come che tipo di guardaroba avrebbero, quali gusti in fatto di scarpe, che tipologia di capi preferirebbero, e così via. Bisogna capire se il nostro protagonista è una persona curata e attenta all’igiene, o se invece è pigro e trasandato.
Sono questi e molti altri i dettagli che costruiscono il personaggio stesso e che, spesso, hanno determinato il successo di quei protagonisti che sono rimasti iconici nella storia del cinema!
Lo Spoglio del Copione
Un aspetto essenziale di questo mestiere, è senza dubbio, l’organizzazione.
Ovviamente, è necessario un minuzioso lavoro di precisione per tenere in ordine tutti gli outfit degli attori, per la cura e la manutenzione degli abiti e per la presenza del kit completo per eventuali aggiustamenti dell’ultimo minuto.
Per fare tutto questo al meglio, è essenziale lo spoglio del copione!
Lo spoglio del copione ci permette di organizzare il nostro lavoro nella maniera più corretta ed efficiente e, mostrandoci il contesto di ogni scena, ci dà la possibilità di trovare esattamente quello di cui abbiamo bisogno.
Se ci troviamo davanti ad una scena combat, per esempio, i nostri attori avranno sicuramente delle esigenze specifiche che dovremmo riconoscere; così come se dovranno correre o fare qualsiasi altro tipo di attività.
Il costume deve essere parte del personaggio; è la sua vera e propria pelle, non un ostacolo!
Altro aspetto fondamentale: i cambi! E’ essenziale che non ci siano errori di continuità nelle scene. Se sappiamo che un outfit si sporcherà, si bagnerà o si rovinerà, dobbiamo prevedere un certo numero di capi tutti uguali per poter ripetere le varie scene.
Lo stesso vale per le controfigure, che dovranno indossare vestiti esattamente uguali a quelli degli attori che interpretano.
La collaborazione fra i reparti
Qualunque sia il genere del film, la collaborazione fra tutti i reparti è fondamentale per far funzionare l’intera macchina nel modo migliore.
Di seguito vi mostro perchè è importante la comunicazione tra il reparto costume e alcuni reparti in particolare.
Il regista
Ovviamente, alla base del lavoro c’è sempre uno scambio di idee con il regista del film.
Il regista espone al costumista la sua visione e un costume designer di talento deve riuscire a comprendere le sue intenzioni ed interpretarle con la propria sensibilità artistica.
Il direttore della fotografia
Un altro confronto importante è quello che avviene con il direttore della fotografia.
Il direttore della fotografia, in gergo Dop, immagina una palette di colori che caratterizzerà i toni e l’intensità delle luci del film. Per una composizione dell’immagine ad hoc, è essenziale che la palette di colori suggerita dal Dop e la linea cromatica stabilita dal costumista siano in sincronia. Inoltre, la comunicazione fra questi reparti è necessaria anche per controllare come i costumi riflettono la luce. Alcuni materiali, infatti, sono altamenti riflettenti e bisogna poterne avere il controllo per evitare errori mentre si gira!
Scenografo
Anche con il reparto di scenografia la collaborazione è fondamentale. Ogni parete o pavimento, ogni elemento d’arredo ed ogni pezzo decorativo deve essere in linea con la palette dei costumi, e viceversa. Anche lo stile della scenografia deve essere complementare a quello dei look dei personaggi, sia per affinità che per contrasto. Pensate alla vostra protagonista con uno splendido vestito rosso, che si ritrova a doversi sedere su una magnifica poltrona… dello stesso colore! Se l’effetto non è voluto, capirete da voi che l’immagine sarà piatta e si perderà la bellezza di entrambi gli elementi.
Tutto quello che vedete in una scena è costruito con attenzione, nulla è mai lasciato al caso!
Make Up Artist & Hair Stylist
Di primaria rilevanza c’è, ovviamente, il rapporto con il Make Up Artist e l’Hair Stylist.
E’ necessario un confronto costante perchè quando costruiamo il look del nostro personaggio il suo trucco e i suoi capelli diventano parte integrante del suo costume. C’è un grande studio dietro alla creazione del look, che comprende davvero ogni sfumatura. Pensate a Uma Thurman, in Pulp Fiction: caschetto nero con frangia, rossetto rosso, camicia bianca e cappotto oversize… Il risultato? Mia Wallace è un personaggio senz’altro indimenticabile.
Il fonico
E’ necessario sottolineare anche l’importanza del rapporto tra il costume designer e il fonico. I tessuti, così come tutti gli altri elementi che compongono un outfit, hanno consistenze differenti e producono suono. Forse non vi siete mai soffermati a pensare, ma indossare un cappotto pesante, camminare con un paio di jeans, o scuotere la testa con un paio di orecchini pendenti, sono gesti che producono rumori differenti. Il fonico deve gestire questi suoni, sapere come alleviarli nel momento in cui possono disturbare, e come valorizzarli quando, invece, sono importanti nella scena.
Gli attori
E’ con gli attori, però, che il nostro lavoro si concretizza. Come citato all’inizio, il costume designer svolge un minuzioso lavoro di approfondimento psicologico e caratteriale, ma dobbiamo anche comunicare con gli attori stessi per costruire insieme il personaggio in tutte le sue sfaccettature. Abbiamo bisogno di tenere in considerazione, ovviamente, la fisicità di chi abbiamo di fronte per scegliere quali capi fargli indossare. Per questo, si fanno tantissime prove costume con gli attori e con il regista, volte a realizzare un lavoro impeccabile. Spesso, ciò che rende iconico un personaggio, è proprio il suo look!
Pensate ad una Audrey Hepburn in colazione da Tiffany senza il suo tubino nero, a Uma Thurman in Pulp Fiction senza caschetto e camicia, a John Travolta senza il suo chiodo di pelle in Grease!
Le cose da approfondire sarebbero ancora tantissime, ma per oggi spero di essere riuscita a fornirvi una panoramica generale di quello che significa fare questo incredibile mestiere, sempre emozionante e diverso per ogni set.